“Perché Sanremo è Sanremo” recitava un famoso jingle…

Il Festival della canzone italiana rappresenta per molti artisti un’occasione ghiotta per esibirsi dopo un lunghissimo periodo di astinenza dai palcoscenici causa Covid. Ragion per cui quest’anno assume una valenza particolare.

Tra polemiche e detrattori vari, il 2 marzo è andata in onda la prima serata del settantunesimo Festival di Sanremo, un po’ sottotono per via delle numerose polemiche di quella fetta di pubblico e addetti ai lavori che avrebbero voluto più solidarietà nei confronti di tutte le maestranze dello spettacolo ferme da mesi ormai per colpa della pandemia; nonostante ciò si è scelto di garantire ai telespettatori il festival per eccellenza della canzone italiana, con tutti gli accorgimenti e i rigidi protocolli imposti nel caso di manifestazioni pubbliche.

Difatti ieri l’Ariston era senza pubblico, prima volta nella storia che gli artisti in gara si esibiscono senza la platea applaudente; Amadeus ha sdrammatizzato sulla situazione confidando che gli applausi sarebbero stati registrati, mentre Fiorello ha ironicamente iniziato un siparietto surreale chiedendo alle poltrone -vuote- di alzare i braccioli come fossero delle mani.

Per la prima serata il direttore artistico ha scelto di affidarsi a due “spalle” d’eccezione: la splendida attrice Matilda De Angelis e il famosissimo calciatore Zlatan Ibrahimovic, il quale ha dato sfoggio di un’ironia pungente confermando una presenza scenica quasi migliore di quella mostrata sui campi da calcio; elegante nel suo abito da sera, ha dimostrato scioltezza e una simpatia travestita da bonaria superiorità, tipica di chi è campione anche nella vita di tutti i giorni (ha dichiarato infatti che devolverà il suo compenso in beneficienza).

La prima serata del festival ha visto le esibizioni di 13 big e 4 nuove proposte (tra di loro hanno avuto la meglio Gaudiano e Folcast che si esibiranno venerdì) in una maratona musicale di 5 lunghissime ore.

Ospiti musicali della serata Diodato che è tornato a esibirsi all’Ariston dopo la meritatissima vittoria dell’anno scorso, e una strepitosa e grintosissima Loredana Bertè che ha regalato al pubblico a casa uno dei momenti, a mio avviso, più belli della prima puntata di Sanremo: un medley delle sue canzoni più iconiche.

Achille Lauro, ospite fisso di tutta la kermesse sanremese, vestito di piume e brillantini ha poi interpretato il primo “quadro” dei cinque scelti per le serate; dopo aver cantato “Solo noi” ha regalato al pubblico un monologo eloquente del quale vi leggo alcuni passaggi: “Sono un volto coperto dal trucco. La lacrima che lo rovina. Il velo di mistero sulla vita”.

Non c’è che dire, il cantante romano è un performer attento e scrupoloso, conscio del fatto che le sue non sono semplici esibizioni, ma vere e proprie opere d’arte.

Gli outfit dei big della prima serata sanremese, a onor del vero, non sono stati come mi aspettavo. Menzione doverosa e meritata per Noemi e il suo elegantissimo vestito dell’archivio di Dolce e Gabbana,  e per  Arisa in un tailleur rosso molto seducente e femminile di Maison Margiela.

Ancora è presto per pronosticare vincite e podi, ma la prima serata mi ha già regalato le mie 3 canzoni preferite di questo festival: al primo posto il duo di cantautori siciliani Colapesce e Dimartino mi ha letteralmente rapita con “Musica leggerissima”, il cui testo parla di depressione e di quei “buchi neri che si trovano spesso a un passo da noi”, seguiti dalle due voci potenti di Annalisa e Noemi, interpreti di due brani orecchiabili e sanremesi.

Non mi resta allora che attendere la finale di sabato per scoprire i vincitori. Perché Sanremo è e rimane sempre Sanremo.

 

 

 

 

By Valeria Eboli

 

 

 


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