Orsara di Puglia è un piccolo paese vicino a Foggia e, in occasione della Ricorrenza di Ognissanti, si celebra la Notte dei Fucacoste e Cocce Priatorje che, tradotto letteralmente, significa “La notte dei falò e delle teste del purgatorio”.

Nella notte tra il 1 e il 2 Novembre, le famiglie e i bambini intagliano a forma di croce le zucche (in dialetto Cocce) e, dopo aver inserito al loro interno dei lumini, le collocano all’esterno delle case affinché tengano lontano gli spiriti cattivi. All’interno, invece, si organizzano cene e si imbandiscono le tavole in onore dei propri cari defunti.

A mezzanotte, inizia la processione: uomini incappucciati, con in mano una lampada, bussano alle porte chiedendo “l’aneme d’i murt” (l’anima dei morti) ossia ciò che avanza delle tavole imbandite, per distribuirlo ai poveri.

Nel frattempo, a partire dalle ore 19 del 1 Novembre, i rintocchi della Chiesa Madre fanno accendere i Fucacoste, dei falò imponenti fatti di rami di ginestra, che creano delle suggestive vampate verso il cielo; è chiaro l’alto valore simbolico: le anime dei defunti del purgatorio (le Cocce Priatorje) attraverso il fuoco possono purificarsi e proseguire, così, la loro ascesa verso il paradiso.

Una Notte di Luce che vince sulle Tenebre.

 


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