Domenico Iannacone è un nome che dice molto a chi segue la tv di qualità, quella tv non urlata-anzi-, fatta di bellezza e verità. Giornalista impegnato a dare voce alla sofferenza, venerdì 2 aprile ha fatto al pubblico di Rai 3 un regalo di Pasqua che non verrà dimenticato facilmente.

Che “L’Odissea”, il film-documentario scritto dallo stesso Iannacone andato in onda su Rai 3 in prima serata il 2 aprile, sia stato trasmesso durante la Giornata mondiale per la Consapevolezza sull’Autismo, non credo sia stato un caso, anzi.

Sensibile alle tematiche di inclusione e solidarietà, Iannacone ha scelto di portare in prima serata L’Odissea narrata dai ragazzi del Teatro Patologico di Roma, diretto da Dario D’Ambrosi.

Un piccolo mondo parallelo, fatto di dolcezze e solitudini che riescono a divenire familiarità in gruppo. Perché di questo si tratta, di un gruppo di amici che si rispettano e proteggono nonostante le problematiche di ognuno.

Il programma diviene teatralità, nell’accezione più classica possibile, palco di una pièce a tratti drammatica, ma con tocchi leggeri e mai superficiali che riescono nonostante tutto a strappare un sorriso allo spettatore.

Non è facile restare impassibili e distaccati guardando in faccia la sofferenza, eppure Iannacone riesce a farlo nonostante sia palpabile la sua partecipazione accorata ai racconti fatti in prima persona dagli straordinari ragazzi del Teatro.

L’Odissea è scrittura, è racconto, ma soprattutto è vita, come quella raccontata da Marina, 61 anni, che nel ripercorrere la sua esistenza fatta di umiliazioni e TSO, intrappolata in un disagio esistenziale che faticosamente sottomette giorno dopo giorno, spiega così il suo rapporto speciale con l’acqua:

“Mi sento libera nella pazzia e nell’acqua […] La cosa più dura è l’umiliazione: quella la senti, mica sei scemo. Chiunque può uscire pazzo…”.

E’ così che il viaggio travagliato di Ulisse diviene metafora dell’esistenza dell’uomo moderno costretto a sopravvivere in condizioni di pura avversità: Paolo, Fabio, Claudia, Andrea, e ancora Marina, raccontano le lotte giornaliere per avere il loro posto nel mondo, quel mondo che ancora non riconosce alla disabilità mentale l’importanza che meriterebbe.

Il tutto reso ancora più complicato dalle restrizioni alla socialità imposte dalla pandemia da Covid.

Il confine labile tra normalità e follia di questo speciale e intenso docu-film, raccontato sapientemente da Domenico Iannacone attraverso L’Odissea dei ragazzi del Teatro Patologico di Roma, vi aspetta su Raiplay, nel caso in cui ve lo foste perso.

 

By Valeria Eboli

 

 


SPETTACOLIAMO INSIEME, il programma radiofonico in onda tutti i giovedì – e in replica la domenica – alle ore 16.05. Cinema, spettacolo, tv e gossip in compagnia di Valeria Eboli.


Fly RadioTv – la nuova idea multimediale