Copertina del libro "La strada per Be’er Sheva" di Ethel ManninCopertina del libro "La strada per Be’er Sheva" di Ethel Mannin

La riscoperta di un classico che raccontò la Nakba prima di tutti

Il romanzo La strada per Be’er Sheva di Ethel Mannin, pubblicato originariamente nel 1963, arriva finalmente in traduzione italiana grazie alla casa editrice Alcatraz. Si tratta del primo romanzo occidentale a raccontare la Nakba, l’esodo forzato del popolo palestinese nel 1948, dal punto di vista delle vittime.

Un viaggio di dolore e resistenza

15 luglio 1948. L’esercito israeliano occupa la città palestinese di Lidda, provocando una delle marce forzate più drammatiche del XX secolo. Migliaia di civili palestinesi – in larga parte donne, anziani e bambini – vengono cacciati e costretti a camminare sotto il sole verso Ramallah, spesso trovando la morte per strada. Tra di loro c’è Anton Mansour, dodicenne figlio di un proprietario terriero cristiano e di una madre inglese.

Costretto all’esilio in Inghilterra dopo la morte del padre, Anton coltiva per anni il sogno di tornare nella sua terra, per unirsi alla resistenza e percorrere quella “strada per Be’er Sheva”, che da simbolo di fuga diventa promessa di ritorno.

La risposta a “Exodus”: una narrativa ribaltata

La strada per Be’er Sheva nasce come risposta al celebre Exodus di Leon Uris, che nel 1958 aveva costruito un’epica della fondazione di Israele ignorando completamente il dramma palestinese. Mannin invece – scrittrice, attivista, anarchica e femminista – raccoglie voci dai campi profughi, ascolta i racconti dei rifugiati, e li trasforma in letteratura, con una prosa mai retorica, asciutta e potentemente empatica.

Come scrive Tiffany Vecchietti nella postfazione, “la sincerità è talmente spiazzante che compie tutto il lavoro. È la resistenza delle pietre contro i carri armati”.

Una voce letteraria fuori dagli schemi

Ethel Mannin, nata a Londra nel 1900, ha scritto oltre cento opere tra romanzi, saggi e racconti. Sempre impegnata politicamente, ha lottato contro monarchia, fascismo e colonialismo, attraversando generi letterari con grande abilità. La sua voce continua a risuonare oggi, in un tempo in cui il dramma palestinese è ancora presente e drammaticamente attuale.

La collana Etheliana e l’impegno editoriale di Alcatraz

La pubblicazione di La strada per Be’er Sheva apre la Collana Etheliana di Alcatraz, dedicata alla riscoperta di testi dimenticati ma essenziali per capire la nostra epoca. Un progetto editoriale coraggioso, che pone al centro l’umanità della narrazione e il diritto alla memoria.


Scheda libro su Nakba:

  • Titolo: La strada per Be’er Sheva
  • Autrice: Ethel Mannin
  • Traduzione: Stefania Renzetti
  • Postfazione: Tiffany Vecchietti
  • Pagine: 398
  • Prezzo: 19 euro
  • Casa Editrice: Alcatraz
  • Collana: Etheliana 1

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