Abel Ferrara shock: “La Terza guerra mondiale è già cominciata”Abel Ferrara shock: “La Terza guerra mondiale è già cominciata”

Il regista americano riceve il premio al Social World Film Festival e lancia un allarme globale: “Il conflitto in Ucraina potrebbe finire con un olocausto nucleare”

ROMA, 11 giugno 2025 – Dichiarazioni forti e preoccupanti quelle rilasciate dal celebre regista americano Abel Ferrara durante la conferenza stampa presso la Sala Spadolini del Ministero della Cultura. Invitato in occasione del Social World Film Festival, Ferrara ha ricevuto il premio per il “Film sociale dell’anno” grazie al suo ultimo lavoro, “Turn in the Wound”, girato nel cuore della guerra in Ucraina.

“Un incubo globale: siamo già nella Terza guerra mondiale”

«La terza guerra mondiale è già iniziata, che lo vogliamo o no. È un incubo. Le persone ricadono negli stessi errori», ha dichiarato Ferrara, paragonando i leader del passato e del presente – da Hitler a Putin, da Churchill a Trump – come figure che alimentano i conflitti. In particolare, ha sottolineato il pericolo di un’escalation nel conflitto ucraino, arrivando a ipotizzare un “olocausto nucleare”.

“Dove sono la ragione e la compassione?”

Il regista ha lamentato la mancanza di una vera voce della ragione e della compassione nei principali attori geopolitici: «Non viene dagli Stati Uniti, non viene dalla Russia. Ogni giorno a Gaza, in Africa, in Ucraina, la gente muore. E anche a Los Angeles ci sono scontri. Viviamo tutti nello stesso mondo».

La memoria della storia come monito per il futuro

Ferrara ha concluso con un richiamo alla memoria storica: «L’Italia era in prima linea nella Seconda guerra mondiale. Non vogliamo rivivere questo incubo. Non voglio che mia figlia debba affrontare gli stessi orrori».

Prossimo appuntamento: masterclass e proiezione a Vico Equense

Il prossimo 24 giugno, Ferrara sarà ospite a Vico Equense per una masterclass dedicata ai giovani partecipanti del festival e per introdurre la proiezione speciale di “Turn in the Wound”, presentato alla Berlinale ma ancora inedito nelle sale italiane.


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