Napoli e la napoletanità tra letteratura, musica e giovani talenti
La seconda giornata de “La Settimana dello Scrittore – Ricordando Michele Prisco” ha trasformato il Lido Eldorado di Torre Annunziata in un palcoscenico vibrante di cultura, passione e identità partenopea. Dopo l’apertura a Villa Astrea, l’evento – promosso dalla Libreria Libertà in collaborazione con il Centro Studi Michele Prisco – si è focalizzato su un tema centrale nel pensiero dello scrittore: Napoli e la Napoletanità.
Un incontro corale con autori d’eccezione
L’appuntamento ha visto la partecipazione attiva degli studenti dei Licei De Chirico, Pitagora-Croce e Nobel, che hanno dialogato con sei autorevoli voci della narrativa e del giornalismo napoletano:
- Ciro Pellegrino, giornalista e autore di “Se potessi ti regalerei Napoli”
- Massimiliano Virgilio, autore di “Luci sulla città. Un’inchiesta per Matilde Serao”
- Sabrina Efionayi, con “Padrenostro”
- Antonio Menna, con il suo cult “Se Steve Jobs fosse nato a Napoli”
- Marco Zurzolo, sassofonista e autore di “Dint’’o scuro. A Napoli si so arrubbati ‘o sole”
- Pasquale Federico, coautore di “La Napoletanità”
Attraverso dialoghi generazionali, spunti letterari e suggestioni musicali, l’incontro ha offerto un vivido affresco dell’anima di Napoli, tra contraddizioni, ironia e verità.
Letteratura e arte fotografica insieme
Durante l’intera rassegna sarà possibile ammirare le opere fotografiche di Armando Caruso dell’associazione Kest’Art, in un dialogo silenzioso ma intenso con i temi delle serate.
Firmacopie: spazio agli autori emergenti e affermati
Non solo incontri: la giornata ha dato spazio anche a un firmacopie collettivo con numerosi autori, tra cui:
- Giovanni Taranto – “Mala fede”
- Francesca Carlucci – “Oltre le palme agitate dal vento”
- Marziano Vicidomini – “Mancanza”
- Anna D’Auria – “Nayef e Norah. L’amore non tace”
- Giulia Conte + AA.VV. – “Vagina Stories”
- E molti altri…
La cultura come ponte tra generazioni
Il successo della serata dimostra che la cultura partenopea non è solo memoria, ma presente vivo e condiviso, capace di unire giovani e meno giovani sotto il segno di Michele Prisco e del suo amore per Napoli.
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