E IL TERZO GIORNO L’ARISTON SI INFIAMMO’…

di Ketty D’Amico

 

Il Festival di Sanremo, ieri, è giunto al suo giro di boa con il terzo giorno di spettacolo nell’Olimpo canoro in cui spicca, bella come una dea statuaria, nel suo abito bianco monospalla firmato Armani Paola Egonu, la campionessa di pallavolo e co-conduttrice designata.

Una serata tutto sommato all’insegna della tranquillità con molto divertimento e pochi intoppi; il primo si chiama Gianluca Grignani. Il nostro amato cantautore, con un sorriso disarmante, accortosi di avere un problema con l’audio, ha chiesto di poter ripetere l’esibizione. Emozionato il giusto con un brano dedicato al padre, è una carezza al cuore vederlo finalmente sul palcoscenico, il primo – ne siamo sicuri – di tantissimi altri che arriveranno da domani, e riprendersi il tempo passato. Grande Gianluca, grazie per averci dimostrato che si può inciampare, cadere e, nonostante ciò, continuare a lottare. Nella vita non è lecito arrendersi!
L’ordine con cui si sono esibiti i nostri “eroi” ha previsto in prima serata la maggior parte di coloro che, nei giorni scorsi, avevano cantato in tardo orario. Il pubblico, quindi, ha potuto ascoltare tutti i protagonisti – BIG e Giovani promesse proveniente da Sanremo Giovani – e farsi una propria personale classifica TOP 3.
Chissà se contemplerà il nome di Rosa Chemical… L’artista è l’elemento eclettico e stravagante, ma assolutamente originale e pieno di contenuti, che rompe il perbenismo del palco di Sanremo e fa storcere il naso a chi dimentica troppo presto com’è stato essere giovani.
“Ti piace che sono perverso”, canta l’artista “e non mi giudichi se metterò il rossetto in ufficio lunedì. Da due passiamo a tre: più siamo e meglio è”. Una frase che andrebbe scritta ovunque per insegnarci quanto i nostri pensieri e le nostre opinioni non possano essere applicabili al mondo altrui. Il giudizio, soprattutto se non richiesto, è il male di questi ultimi anni specialmente se limita la libertà altrui di essere.
Il momento ospiti non ha deluso.
I Maneskin si sono presentati e Amadeus “ha dato i numeri”… sì, ma del loro straordinario successo: questi ragazzi sono al primo posto in 15 classifiche mondiali e in due anni hanno portato a casa 18 dischi di diamante, 253 dischi di platino e 48 dischi d’oro, senza dimenticare i 7 miliardi di streaming. Boomer, rassegnatevi: il rock picchia duro e parla italiano!
L’Ariston è letteralmente impazzito con i brani I Wanna Be Your Slave, Zitti e buoni, The Loneliest e l’ultimo successo, Gossip. Nota da non sottovalutare: a suonare con loro sul palco il leggendario chitarrista Tom Morello.
E chiudiamo “Fatti mandare dalla mamma”. Per celebrare i 60 anni del brano Gianni Morandi ha voluto accanto a sé una giovane promessa del panorama musicale, che si è già cimentato con Sanremo lo scorso anno cantando “Farfalle”: Sangiovanni. Il loro duetto sulla canzone riarrangiata con delle barre rap è stata una performance coinvolgente e simpatica, con il Passato-Presente che intona una serenataTrap insieme al Futuro.
Futuro che, ne siamo sicuri, è più che prossimo.
Stasera spazio ai duetti… Buon Sanremo!

 

Foto: web

 

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